Seminario del M° Guerra a Ronchi dei Legionari

Seminario del M° Guerra a Ronchi dei Legionari

(Articolo comparso sulla testata del maestro Enrico Neami che ringrazio: qui il link diretto all’articolo)

Sabato 2 e domenica 3 settembre 2023 il Maestro Gian Luca Guerra (5° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, responsabile dell’Aiki Shuren Dojo Milano) ha diretto un koshukai (seminario) di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – Dentō Iwama Ryu Aikido a Ronchi dei Legionari (Go) su invito di Enrico Neami dell’Aiki Shuren Dojo Trieste.

L’evento è stato ospitato nella capiente sala principale di arti marziali della versatile struttura del Corpo Libero SSD, organizzazione di riferimento per le discipline marziali nella bisiacaria orientale, ed ha registrato la partecipazioni di aikidoka provenienti da Milano, Brescia, Trieste, dalla provincia di Udine e dal sacilese. Per il Friuli Venezia Giulia erano rappresentati il Dojo Sacile del maestro Mauro Tomè, il Mushin no Shin Dojo (Plasencis) del maestro Ermanno Passalenti e l’ospitante Aiki Shuren Dojo Trieste del maestro Enrico Neami.

Il Maestro Guerra – uno dei pochi praticanti italiani ad aver ricevuto il prestigioso grado godan (cintura nera 5° dan) motu proprio dal caposcuola Saito Hitohira Jukucho durante uno dei propri soggiorni di studio quale uchideshi (allievo residente) nel dojo centrale di Iwama, Giappone – ha voluto portare ai presenti molteplici spunti di riflessione tecnica e studio da poter approfondire e metabolizzare nella pratica quotidiana dei rispettivi dojo, condividendo insegnamenti, esperienze e tecniche da lui apprese nel corso degli anni di frequenza giapponese.

Foto di gruppo dei partecipanti al keiko di sabato mattina.

Il programma, come da tradizione, si è articolato su un’alternanza tra pratica con le armi tradizionali (bukiwaza) ed a mani nude (taijutsu): per l’Aikiken (la spada dell’Aikido) sono stati approfonditi i 7 suburi – movimenti fondamentali in solitaria – con particolare attenzione agli attacchi shomenuchi e yokomenuchi e, quindi, i kumitachi (combattimenti codificati con la spada) 1,2 e 3; per il taijutsu sono stati sviscerate le tecniche-madre katatedori tai no henko (kihon e kinonagare) e morotedori kokyuho e, quindi, shomenuchi dai ikkyo (omote e ura), ryotedori kokyunage, shihonage (omote e ura) da differenti attacchi; per l’Aikijo (il bastone dell’Aikido) sono stati esaminati i 20 suburi – movimenti fondamentali in solitaria – e poi i kumijo (combattimenti codificati col bastone) 1 e 2.

A prescindere, però, dal dettaglio quantitativo dell’insegnamento di Gian Luca Guerra, sono state la dimensione qualitativa e la profondità degli spunti proposti a dettare la cifra del livello del seminario che ha lasciato a tutti i presenti – erano rappresentati tutti i livelli dei gradi kyu ed i livelli della cintura nera dal primo al quinto – una traccia metodologica da approfondire nei corsi ordinari per correggere le proprie lacune ed implementare radicalmente il livello della propria tecnica.

Tutti i partecipanti hanno lasciato lo stage di Ronchi con piena soddisfazione per l’ottima pratica condivisa in questo evento settembrino di buon rientro sul tatami.

A latere della pratica vera e propria vi è stato spazio per dei piacevolissimi momenti di convivialità, che hanno anche permesso al Maestro di riportare aneddoti ed accadimenti dell’Hombu Dojo di Iwama che hanno suscitato la curiosità e l’interesse di tutti gli astanti.

Il kamiza della sala principale opportunamente riallestito per il koshukai.

La gratitudine dello scrivente va all’amico Gian Luca Guerra Sensei per aver accettato l’invito a Trieste/Ronchi e per aver condotto il seminario in maniera magistrale (come del resto tutti si aspettavano); un ringraziamento particolare vada anche ai maestri Tomè e Passalenti per aver voluto coinvolgere i loro allievi ed essere intervenuti a questo koshukai; un grazie a tutti i presenti che hanno reso meritevole la pratica con la loro presenza ed il loro impegno.

L’augurio con il quale si è concluso l’evento è di poter presto riproporre – a Ronchi o in altra sede – una simile occasione di pratica intelligente e proficua.

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